Il progetto, a cura dell'arch. Danilo Parisio, mostra un approccio che potrebbe essere definito metafisico. Le strutture, imbiancate e lasciate in vista, sorreggono una terrazza superiore in parte chiusa con parapetti in cristallo, creando un sottoportico d'accesso riparato e guidato da un percorso in ardesia tra sassi bianchi di cava. Setti curvilinei bianchi isolano le zone di servizio dalle zone di ricevimento.
Questi elementi divisori, che ricordano le onde del mare, sono utilizzati anche all'interno della struttura per schermare le zone guardaroba e l'appartamentino riservato ai domestici. Un'altissima porta d'ingresso in teak immette nell'entrata, dove i pavimenti in ardesia sono accostati a pareti perimetrali dipinte con una tonalità nero opaco.
Una selezione di toni naturali, come il bianco e il marrone, è contrastata dal nero che assume la funzione di elemento di sfondamento. L'ingresso, dove domina un biliardo degli anni Trenta laccato di rosso, è collegato con il piano superiore da un ascensore e da una scala in teak curvilinea, che si libra nello spazio in modo da dare un senso di continuità alle due zone della casa. Al piano superiore il progettista ha creato un open space a forma di ferro di cavallo.
Nonostante i grandi spazi si prova la sensazione di vivere in una casa raccolta e accogliente. Il camino e il pavimento in teak, trattato con oli naturali, conferiscono calore al gusto architettonico dell'ambiente. La stanza del proprietario è rigorosamente orientata seguendo i dettami del Feng Shui, secondo i quali le energie positive sono collocate a Nord.
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